In permanenti misfatti, la nostra colpa ultraterrena
si coagula e si trasfigura.
Prefazione all'ignoto
di tutte quelle voragini che comprimono e sgomentano,
ma solo endemicamente.
Poiché, separati da noi, in noi,
le oscillazioni del Cogito
si addensano nel pieno della sordità,
nel vuoto della vibrazione acustica,
spalancando sull'icona del vile
le crepe del mistico.
Dio ha tutti i nomi e tutte le morti.
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